Un podcast di Chiara Lalli e Cecilia Sala – Huffington Post
“Hanno sparato!” urla Iolanda. Ha sentito un rumore sordo e ha visto la sua amica Marta cadere. È il 9 maggio 1997 e Marta Russo morirà qualche giorno dopo. Chi ha sparato? E perché? La pistola e il bossolo non si trovano. Poi arriva la perizia della Polizia scientifica: c’è una particella di polvere da sparo sul davanzale di un’aula universitaria, la stanza numero 6. Il 14 giugno arrestano Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro con l’accusa di omicidio volontario. Ma quella perizia, da cui tutto è cominciato, è sbagliata.
Il podcast Polvere in 8 puntate di Chiara Lalli e Cecilia Sala non solo ricostruisce i fatti del caso Marta Russo ma inizia a crearne una drammatizzazione. Intorno alla ragazza 22enne uccisa il 9 Maggio del 1997 all’università La Sapienza, si era infatti già creata un’attenzione potente all’epoca, visto l’inusuale luogo del delitto, vista la difficoltà evidente fin da subito nel trovare colpevoli, responsabili, armi del delitto ma anche solo la direzione da cui è venuto lo sparo. La ricostruzione che Polvere compie si basa sulle carte dei processi e nel ricostruire il caso ricostruisce soprattutto la narrazione che ne è stata fatta, i problemi che ha posto, la pressione sugli inquirenti e le irregolarità commesse che hanno inquinato l’esito. Cioè il paese che si agitava intorno al caso.