Gli scalcagnati punk italiani nel racconto dei programmi Rai.
Il punk in Italia è stato un fenomeno musicale in larga parte sommerso, che ha avuto facce diverse, ma anche una declinazione originale, tutta italiana, con il rock demenziale, che con l’attitudine punk ha molti punti di contatto. Al di là degli stilemi musicali, sono soprattutto alcuni atteggiamenti tipici della provocazione punk che si ritrovano anche in Italia. Si tratta delle nuove “strategie di comunicazione” che il punk ha in parte mutuato da avanguardie come il Dadaismo o il Situazionismo. Quando Enrico Ruggeri racconta che è stato il volantino di un concerto inesistente a causare scontri e a fargli avere il primo contratto discografico, la sua è una rivendicazione controcorrente: non è più una questione di qualità della musica, ma è la rivendicazione di una strategia di comunicazione originale, che si prende gioco allo stesso tempo dei media e degli schieramenti politici tradizionali. L’anno seguente (1978) Tampax e HitlerSS (due band di Pordendone) si esibirono a Londra, facendosi arrestare al termine di un “Cartoon Concert”.
Alla performance era presente Red Ronnie che la descrisse in seguito: “HitlerSS e Tampax li ho visti a Londra dove hanno organizzato un concerto sotto il ponte di Aklam, alla fine di Portobello Rd. Sono riusciti a mettere la notizia su Time Out e si sono presentati più poliziotti che pubblico. Tutti gli strumenti ed amplificatori erano di cartone disegnato. Il concerto è iniziato e finito subito con la distruzione di questa “attrezzatura”. Nel 1980, durante un loro concerto, Kandeggina Gang lanciavano tampax macchiati di rosso su uno scioccato pubblico di Piazza Duomo, a Milano. Gli Skiantos, che da tempo lanciavano verdure sul pubblico, realizzarono la loro performance più celebre cuocendo la pasta sul palco, a sorpresa, invece di suonare, eseguendo la prima spaghettata dal vivo della storia della musica (italiana e non), nello sconcerto del loro stesso pubblico.
Al centro del podcast ci sono soprattutto questi racconti, gli episodi e le storie. Le provocazioni più rozze e ingenue si mischiano curiosamente a strategie efficaci e innovative, sorprendenti non solo per l’epoca, ma anche ad oggi. Ascoltando questa accozzaglia acerba di rumore, balordaggine e genialità, amplificata dalla confusione e dalle incomprensioni di critici e giornalisti, ci ritroviamo in un contesto ormai difficilmente riproducibile, ma tipicamente punk.